Il 2proPSA è un’isoforma del PSA FREE che aumenta, come confermano numerosi studi, in maniera significativa nel sangue di pazienti affetti da carcinoma prostatico.
La prostata è una ghiandola annessa all’apparato genitale maschile la cui funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, che nutre e veicola gli spermatozoi.
Con l’aumento dell’età le cellule della prostata possono subire cambiamenti che riguardano sia la forma che le dimensioni e in alcuni casi possono sfociare in cancro alla prostata.
Il cancro alla prostata è il tumore maschile più diffuso; basti pensare che in Italia ogni anno ne vengono diagnosticati circa 42.800 nuovi casi.
La buona notizia è che il cancro alla prostata, nella maggior parte dei casi, progredisce in maniera molto lenta e risulta poco aggressivo, rimanendo confinato all’organo prostatico.
Tuttavia, esistono alcune forme di carcinoma prostatico più aggressivi che tendono facilmente a metastatizzare. Nelle fasi iniziali, il carcinoma prostatico è quasi sempre asintomatico. I sintomi, di solito, compaiono quando la malattia è negli stadi avanzati e possono presentarsi come:
La causa specifica del cancro alla prostata, ancora oggi, è sconosciuta, tuttavia sono stati identificati numerosi possibili fattori di rischio:
L’antigene prostatico specifico (PSA), glicoproteina prodotta dalla prostata, rappresenta il più importante marcatore per il tumore della prostata. Nonostante ciò, il PSA non può essere considerato un marcatore perfetto in quanto la sua concentrazione è correlata sia alle dimensioni della prostata sia alle patologie che possono colpirla. Un aumento di PSA non è in grado, da solo, di indicare se la prostata è affetta da iperplasia benigna, da un’infezione, da un’infiammazione o da un tumore.
Oggi è stato identificato un nuovo marcatore molto più specifico per il carcinoma prostatico, ovvero il 2proPSA.
Il 2proPSA è un’isoforma del PSA FREE che aumenta, come confermano numerosi studi, in maniera significativa nel sangue di pazienti affetti da carcinoma prostatico. Inoltre, dalla combinazione del dosaggio del PSA TOTALE, il PSA FREE e il 2proPSA si ottiene l’indice PHI (Prostate Health Index), l’indice di salute prostatica, il cui aumento è correlato all’aggressività della neoplasia prostatica.
Il 2proPSA è dunque in grado di garantire non solo una più accurata identificazione del tumore prostatico, ma anche una migliore definizione dell’indice di aggressività dello stesso.